mercoledì 8 dicembre 2010

Care bugie

Mi inganni, come pure mi ingannano queste fottute paure, che mi gelano, paralizzano. Le tue care bugie le ho amate più di ogni altra cosa: come neve alla sera, hanno coperto tutto ammutolendo anche le voci più maligne e acute. Mi inganni, come pure fa l’amore, quel Dio bastardo, figlio di puttana. Mi inganni come mi inganna il tempo che passa silenzioso tra queste ciglia, su questa pelle, tra le mie mani. E mi inganni come fa l’amore che mi riempie o mi svuota, che mi fa piangere o godere, che mi fa dormire o vegliare. Mi inganni come fa il vento, che si infila sinuoso tra le fronde degli alberi a far tremare le foglie lasciandomi credere, illudere, che quello sia il melodioso scrosciare della pioggia.

Mi inganni e io ti adoro per questo, perché riempi i buchi di questa tremante esistenza con le menzogne che mi piacciono di più, quelle che voglio sentirmi dire.

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