sabato 16 aprile 2011

CALCINACCI

Calcinacci sul fondo dei tuoi occhi, per saper che ho abbattuto il muro che interponi. E lascia che ti assapori, che ti assorba fino in fondo al mio respiro, fino in fondo alle mie più profonde cavità.
E non siamo solo pezzi di carne. E non siamo solo due dannate anime sporche.

Abbatti quel fottuto muro, voglio solo guardare lo spazio che hai dentro e sentire l’odore di vecchio diventare nuovo.

Calcinacci e polvere sul fondo della tua voce vuota, assente, assetata di silenzi. E lasciami tacere finché voglio, lascia che il mio silenzio ti narri le storie che lo intesse, sempre le stesse.
E non siamo solo maledettamente simili. E non siamo poi così distanti.

1 commento:

  1. che potenza squassante e assordante di silenzio

    ...lascia che il mio silenzio ti narri le storie che lo intessa....

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