giovedì 7 ottobre 2010

Violenta.

Il pensiero si insinua, penetra lento e voluttuoso. Come carne tremula la mia mente si scuote. I sospiri alzano nuvole di polvere e fiori morti.

Si fa più forte il tuo pensiero, più costante dentro me e si fa spazio invadendo giorni, settimane, mesi di vuoto assoluto. Indugiare.

Il sudore spunta dai pori in minuscole gocce. La fronte imperlata, le guance paonazze. Il ritmo è lento ma aumenta. Il silenzio lo taglio in minuscoli brandelli con esili grida, ma l’esplosione di urla è nella mia testa. Ogni piccola sensazione passata si fa carne e sangue, si fa forte dentro di me.

Il ritmo serrato del tuo pensiero mi strozza. Il respiro spezzato da innumerevoli micro esplosioni di emozioni.

Il pensiero si fa violenza.

La mia coscienza abbraccia le tenebre e il mio corpo, completamente fradicio, non risponde al mio volere.

Il tuo pensiero mi possiede. Si è fatto lama e strappa ogni singola membrana.

Al sudore, sul mio volto, si confondono poche ma dense lacrime, che prendono a nascere da violenti sussulti. Tremori. Paure.

Ora quel pensiero si fa strada divenendo timore. Lascia una scia a terra di umido veleno.

3 commenti:

  1. .....meglio fuori che dentro, così poi potrai riempirti di qualcosa di migliore ;)

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  2. (a volte si ha un secondo respiro sotto la pelle)

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